Novità della Finanziaria 2019

Novità della Finanziaria 2019

La Legge di Stabilità 2019 (Legge n. 145 del 30.12.2018 in GU n. 302 del 31-12-2018 – Suppl. Ord. n. 62) ha introdotto numerose disposizioni di particolare interesse per imprese, professionisti e soggetti privati; su tali novità sono già intervenuti i primi chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate, forniti nel corso del Videoforum organizzato da Italia Oggi del 23.1.2019 e in occasione di Telefisco 2019 del 31.01.2019.

Sul fronte fiscale, tra le principali novità per professionisti e imprese si segnala l’estensione dal 2019 dell’ambito applicativo del cosiddetto “regime forfetario”, con applicazione dell’imposta sostitutiva del 15% (sino a 65.000 euro di ricavi) e l’introduzione, a partire dal 2020, di una flat tax al 20% per i titolari di P IVA individuali, imprenditori e professionisti con ricavi compresi fra 65.000 e 100.000.

In generale si osserva sin da ora come la Manovra 2019 abbia ampliato la platea delle imposte sostitutive anche per i soggetti Irpef; è stata infatti prevista l’estensione della cedolare secca del 21% alle locazioni di immobili commerciali,, anche se limitatamente ai contratti stipulati nel 2019; è stata introdotta un’imposta sostitutiva del 15% sui compensi relativi alle lezioni private e la tassazione ridotta del 7% sui redditi dei pensionati esteri che stabiliscono la loro residenza nel Mezzogiorno d’Italia. Ed inoltre, è prorogata al 2019 l’imposta sostitutiva sui redditi diversi (plusvalenze di natura finanziaria e non) del 26%, attraverso l’ennesima riedizione della rivalutazione delle partecipazioni sociali (e dei terreni), seppure con un’aliquota maggiorata rispetto al passato.

A seguito di tali interventi, la tassazione ordinaria Irpef a carattere progressivo ha un’applicazione più ristretta e interessa soprattutto i redditi di lavoro dipendente (ad eccezione dei premi di produttività che restano assoggettati all’imposta sostitutiva del 10%).

Con particolare riguardo al reddito d’impresa, la Manovra ha abrogato dal 2019 l’agevolazione Ace (che detassava gli incrementi di patrimonio a seguito di utili trattenuti e di conferimenti in denaro dei soci), l’IRI che di fatto non è mai entrata in vigore e soprattutto il cosiddetto “superammortamento”, che va ad esaurirsi con il 30 giugno 2019 per gli ordini che sono stati effettuati entro il 31 dicembre 2018 con pagamento di un acconto almeno pari al 20 per cento.

Per contro, dal periodo di imposta 2019, è introdotto un incentivo per il reddito d’impresa consistente nella riduzione di 9 punti dell’aliquota Ires (o Irpef per il reddito delle imprese Irpef) sulla quota parte dell’imponibile determinata in funzione degli utili destinati a riserva, da una parte, e dei nuovi investimenti e del costo dei dipendenti neoassunti, dall’altra.

La Legge di Bilancio ripropone alcune misure agevolative introdotte a supporto del processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese di cui al “Piano Industria 4.0” in particolare prorogando, seppure con modifiche, l’iperammortamento per beni materiali e immateriali strumentali nuovi funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale secondo i criteri Industria 4.0 e alcune agevolazioni (credito d’imposta R&S e credito formazione 4.0) e introducendo il cosiddetto “voucher innovation manager”.

Sempre in materia di reddito d’impresa si segnala, infine, l’introduzione dell’imposta sui servizi digitali in sostituzione della c.d. “web tax” come prevista dalla precedente Legge Finanziaria.

Sotto il profilo delle imposte indirette, la Manovra, tenuto conto del mancato rinvio degli obblighi IVA della fatturazione elettronica, in vigore dal 1° gennaio 2019 ha previsto delle semplificazioni sull’applicazione del nuovo adempimento, anche al fine di tener conto delle indicazioni del Garante della Privacy.

Da ultimo, in materia di imposta di registro si segnala una importante disposizione con la quale il legislatore è intervenuto a chiarire definitivamente la natura interpretativa, applicabile quindi al passato, della disposizione sulla riqualificazione degli atti contenuta nell’art. 20 Tur, come modificato dalla Legge di Bilancio 2018.

Per una più completa e dettagliata analisi delle novità, si rinvia al contenuto del documento di approfondimento allegato.

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